Kafe Ara, Istambul |
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che tu venga all’ospedale o in
prigione
nei tuoi occhi porti sempre il sole.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
questa fine di maggio, dalle parti
d’Antalya,
sono così, le spighe, di primo
mattino;
i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
quante volte hanno pianto davanti a me
son rimasti tutti nudi, i tuoi occhi,
nudi e immensi come gli occhi di un
bimbo
ma non un giorno han perso il loro
sole;
i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che s’illanguidiscano un poco, i tuoi
occhi
gioiosi, immensamente intelligenti,
perfetti:
allora saprò far echeggiare il mondo
del mio amore.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
così sono d’autunno i castagneti di
Bursa
le foglie dopo la pioggia
e in ogni stagione e ad ogni ora,
Istanbul.
(1948)
da Poesie d'amore, Oscar Mondadori 1991 - Traduzione di Joyce Lussu
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