20.9.17

I giorni. Una poesia di Lucio Piccolo (Palermo, 1901 – Capo d'Orlando, 1969)

I giorni della luce fragile, i giorni
che restano presi ad uno scrollo
fresco di rami, ad un incontro d’acque,
e la corrente li portò lontano,
di là dagli orizzonti, oltre il ricordo,
- la speranza era suono d’ogni voce,
e la cercammo
in dolci cavità di valli, in fonti -
oh non li richiamare, non li muovere,
anche il soffio più timido è violenza
che li frastorna, lascia
che posino nei limbi, è molto
se qualche falda d’oro ne traluce
o scende a un raggio su la trasparente
essenza che li tiene –
ma d’improvviso nell’oblio, sul buio
fondo ove le nostre ore discendono
leggero e immenso un subito risveglio
trascorrerà di palpiti di sole
sui muschi, su zampilli
che il vento frange, e sono
oltre le strade, oltre i ritorni ancora
i giorni della luce fragile, i giorni…


da Gioco a nascondere, Mondadori, 1960

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