A Martha Isabel Moia
In questa notte in questo
mondo
Le parole del sogno
dell'infanzia della morta
Non è mai questo ciò
che uno vuole dire
La lingua natale castra
La lingua è un organo di
conoscenza
Del fallimento di ogni
poema
Castrato dalla sua stessa
lingua
Che è l'organo della
ri-creazione
Del ri-conoscimento
Ma non quello della
ri-surrezione
Di qualcosa in maniera di
negazione
Del mio orizzonte di
sofferenza con il suo cane
E niente è promessa
Tra il dicibile
Che equivale a mentire
(tutto quello che si può
dire è bugia)
il resto è silenzio
solo che il silenzio non
esiste
no
le parole
non fanno l'amore
fanno l'assenza
se dico acqua, berrò?
Se dico pane, mangerò?
In questa notte in questo
mondo
Straordinario silenzio
quello di questa notte
Quello che succede
nell'anima non si vede
Quello che succede nella
mente non si vede
Quello che succede nello
spirito non si vede
Da dove viene questa
cospirazione dell'invisibilità?
Nessuna parola è
visibile.
da Testi in ombra e
ultimi poemi [1971-1972]. Traduzione di Samanta Catastini) – nel sito “Il canto delle sirene”
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