Quando la disperazione per il mondo
cresce dentro di me
e mi sveglio di notte al minimo rumore
col timore di ciò che sarà della mia
vita
e di quella dei miei figli,
vado a stendermi là dove l’anatra di
bosco
riposa sull’acqua in tutto il suo
splendore
e si nutre il grande airone.
Entro nella pace delle cose selvagge
che non si complicano la vita per il
dolore che verrà.
Giungo al cospetto delle acque calme.
E sento su di me le stelle cieche di
giorno
che attendono di mostrare il loro lume.
Per un po’
riposo tra le grazie del mondo e sono
libero.
Poesia n. 258 Marzo 2011- Traduzione di
Paolo Severini
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