17.5.18

In memoria di Giovanni Pieraccini (Valdo Spini)

Giovanni Pieraccini (Viareggio 1918 - 2017)

Giovanni Pieraccini è stato uno di quei socialisti, con Pietro Nenni e Riccardo Lombardi, che a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta hanno lottato per riformare l'Italia, utilizzando lo stesso periodo di boom economico di cui il nostro paese allora godeva, per realizzare quelle riforme che affrontassero gli antichi e nuovi squilibri, le vecchie e nuove tare della società italiana.
Deputato di Firenze, (veniva chiamato confidenzialmente Nanni), eletto ininterrottamente dal 1948 al 1968 e poi senatore nel collegio della sua natia Viareggio, il suo periodo politico più felice è stato quello di direttore de l'“Avanti!”. Da quelle colonne sviluppava una quotidiana battaglia per un moderno revisionismo socialista e per l'avvento della politica di centro-sinistra in alleanza con i leader Dc di allora, Fanfani e Moro. Sul piano della politica di governo, da ministro dei lavori pubblici formulò un'incisiva proposta di riforma urbanistica che fu poi bloccata dalla crisi del luglio 1964. Passò allora al bilancio e alla programmazione, ed elaborò quel “Piano quinquennale” che fu definito dallo stesso Fanfani “Libro dei Sogni”, ma che costituì forse l'ultimo tentativo di affermare in Italia una politica economica strutturale pluriennale.
Lasciata la politica attiva dopo l'avvento di Bettino Craxi alla segreteria del Psi, e tornato nella sua Viareggio volle donare al comune quella vasta collezione di arte contemporanea che si era costituito negli anni, non cessando di stimolare e consigliare all' accrescimento della GAMC, Galleria di Arte Moderna e Contemporanea, cui dedicò le sue ultime energie insieme al rapporto sviluppato con la Fondazione di studi storici Turati.
Passavano gli anni, anzi i decenni, ma Giovanni Pieraccini, non era un socialista pentito, anzi: vedeva nel disordine e nelle disuguaglianze del mondo contemporaneo la necessità di riprendere con vigore un approccio socialista ai problemi odierni.
Il mio primo ricordo risale all'emozione che provai, quando sedicenne, nel 1962 ricevetti una sua telefonata che mi preannunciava il suo intervento al congresso della nostra Associazione di Studenti Medi “Nuova Resistenza”. Il mio ultimo, è la commemorazione del settantesimo della Liberazione in cui fummo oratori insieme allo Spazio Rosselli di Firenze nell'aprile del 2015. Pieraccini parlò a braccio, senza un appunto.
Disse alla fine che quella era la sua ultima manifestazione politica pubblica. Una conclusione coerente con la sua milizia politica.

Dal sito del Circolo Rosselli di Firenze

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