Così, a futura memoria.
Negli ultimi anni Quaranta e nei primi Cinquanta, il tempo
dell'incontrastato predominio democristiano, furono molto numerosi
gli operai, i braccianti agricoli, i contadini poveri uccisi o feriti
dalla polizia in occasione di conflitti di lavoro e scioperi. Spesso
la polizia di Scelba sparò sugli inermi con la sola giustificazione
della manifestazione non autorizzata. Furono diverse centinaia i
sindacalisti arrestati e tenuti per mesi e mesi in carcere prima di
processi che assai spesso si concludevano con l'assoluzione (fu
questo il caso di Pio La Torre). In Sicilia per conto degli agrari
agivano i mafiosi: gli assassinii di sindacalisti rimasero quasi
tutti impuniti a causa di indagini condotte con pregiudizi e
superficialità. Il brano che segue è tratto dal discorso di Palmiro
Togliatti tenuto a Modena dopo uno di questi eccidi. (S.L.L.)
Alcide De Gasperi con Randolfo Pacciardi e Mario Scelba al banco del governo (1950) |
Come partito
d'avanguardia della classe operaia e del popolo italiano, ci
impegniamo ad una nuova, più vasta lotta in difesa
dell'esistenza, della sicurezza e degli elementari diritti civili
dei lavoratori. Ci impegniamo a svolgere un'azione tale, di
propaganda, di agitazione, di organizzazione che raccolga ed
unisca in questa lotta nuovi milioni e milioni di
lavoratori; ci impegniamo a preparare e suscitare un movimento
tale, un sussulto proveniente dal più profondo dell'animo
nazionale, tale che faccia indietreggiare anche i gruppi più
reazionari, come è già del resto avvenuto nel passato.
Abbiamo un governo di
cinici, che nemmeno si preoccupano di far luce sulle
circostanze in
cui possono prodursi
gli eccidi e le violenze. Abbiamo un Parlamento la cui
maggioranza è indifferente, cieca e sorda davanti ai più vitali
problemi della nazione. Solleviamo il paese intiero contro
questo stato di cose che grida vendetta! Vogliamo che l'Italia
diventi un paese civile, dove sia sacra la vita dei
lavoratori, dove sacro sia il diritto dei cittadini al lavoro,
alla libertà, alla pace.
Dal discorso ai funerali
dei 6 operai uccisi a Modena nel gennaio 1950 – su “l'Unità”,
9 maggio 1968
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