15.7.18

Intanto lasciami vagare… Una poesia di Friedrich Hölderlin (Lauffen 1770 – Tubinga 1843)



Intanto lasciami vagare
E cogliere le bacche selvagge
Per estinguere l’amore di te,
Sui tuoi sentieri, o terra.
Qui dove
I dolci tigli odorano accosto
Ai faggi, di mezzodì, quando nel fulvo grano
La crescita croscia, nel diritto stelo,
E il capo la spiga piega da un lato
All’autunno simile, ma or sotto l’alta
Volta dei querci, dove io medito
E interrogo in alto il rintocco della campana
A me ben cognito
Di lungi risuona come oro tinnula nell’ora
Che l’uccello si sveglia. Così va bene.

Poesie, Einaudi 1967 - Traduzione di Giorgio Vigolo

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