22.7.18

Italia drogata. Il mercato dei farmaci clandestini (Gianni Santucci)


Teneva i cerotti di Fentanyl sotto la lingua. È andato in overdose. L’ha salvato un’ambulanza. La segnalazione arriva dalla Toscana, risale a qualche mese fa ed è circolata solo tra pochi specialisti di tossicodipendenze. Prima overdose in Italia per abuso di farmaci antidolorifici a base oppioide. Un segnale. Come quelli che arrivano dalla rete, in particolare dai profili social (riservati) di adolescenti che acquistano online sciroppi alla codeina, tramadolo, OxyContin. I medici parlano di «uso non terapeutico di sostanze psicoattive». Ed è la prospettiva chiave per interpretare il futuro del consumo di stupefacenti. A partire da un riferimento internazionale: oggi gli Stati Uniti stanno affrontando la più devastante epidemia di eroina nella storia del mondo occidentale. Quali sono i rischi che in Italia si arrivi a un’evoluzione analoga, con un ritorno di massa dell’eroina? In Nord America, una politica commerciale molto aggressiva delle case farmaceutiche ha saturato il mercato di antidolorifici oppioidi; s’è creata così in pochi anni una base di dipendenza diffusa da farmaci con la stessa molecola della morfina; a quel punto, i narcos messicani hanno fiutato l’«opportunità di mercato» e inondato le strade di eroina.
In Italia l’ultimo ventennio è stato dominato dalla cocaina. L’eroina però non è mai scomparsa, soprattutto in Emilia, Toscana, Campania. I fattori di rischio dunque sono due, soprattutto per i consumatori più giovani. Primo: le nuove generazioni non hanno memoria storica, sono senza anticorpi, perché non ricordano la strage di ragazzi coi corpi distrutti dalle spade che si bucavano e morivano nei parchi delle città. Sono una generazione «vergine» di potenziali nuovi «clienti». È quel che si vede al «boschetto» di Rogoredo, la più grossa piazza di spaccio del Nord Italia, alle porte di Milano: in fila per comprare eroina, i minorenni si mescolano ai vecchi tossici che hanno più di 40 anni.
E poi c’è il rischio della «deriva americana», il secondo fattore che può rilanciare la diffusione dell’eroina: rispetto agli Stati Uniti, la circolazione dei farmaci in Europa è più controllata, ma il mercato clandestino è in fortissima espansione. Un anno fa i carabinieri di San Donato hanno arrestato due iracheni che vendevano OxyContin fuori dalle scuole di Segrate e Peschiera (hinterland milanese). Poco dopo, anche i poliziotti di Milano hanno fermato due spacciatori egiziani di farmaci oppioidi. Ai ragazzini, drogarsi con le medicine sembra più «pulito». «L’abuso di questi farmaci – spiegano gli esperti – finora è stato sottovalutato. Rischiamo di svegliarci di colpo e scoprire una crisi già avanzata».

“La Lettura – Corriere della sera”, 8 aprile 2018

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