28.8.18

Calcio e mafie. Scommesse d’Asia (Alessandro Fragassi)


Nel continente asiatico la portata delle scommesse raggiunge livelli incalcolabili, per una montagna di denaro che si sposta anche solo con un clic del mouse. È su questo terreno, dove l’anonimato è garantito e il riciclaggio facile facile, che si muove la criminalità organizzata. Ecco come

Per comprendere le varie tipologie di scommesse è necessario innanzitutto spiegare cosa significhi scommettere su un evento sportivo, ovvero (dandone una veloce definizione) impegnare parte del proprio denaro sul pronostico di un avvenimento sportivo futuro. Tecnicamente chiunque, purché maggiorenne, può piazzare una scommessa, in un centro abilitato oppure su internet, presso un bookmaker che assegna una quota in base alla quale viene calcolata la vincita potenziale per lo scommettitore.
Tralasciando tutti i numeri sul giro di affari delle scommesse in Italia, in Europa e nel resto del mondo, ci limiteremo a osservare che l’Asia è il continente dove le scommesse raggiungono volumi non quantificabili. Ciò è possibile poiché i bookmaker asiatici (i più grandi hanno sede nelle Filippine) non pongono limiti agli scommettitori e soprattutto, a differenza dei bookmaker europei, garantiscono completo anonimato al giocatore. Vien da sé che la garanzia di completo anonimato, con anche la non tracciabilità delle transazioni, rende più appetibile il mondo asiatico per i professionisti. E, ovviamente, anche per la criminalità organizzata.
In Italia come in Europa la tipologia di scommessa principale è l’1X2, dove si pronostica la vittoria della squadra di casa, del pareggio, o della vittoria della squadra in trasferta. In Asia invece la tipologia principale di scommessa è il cosiddetto handicap asiatico, che riduce le opzioni da 3 (1X2) a 2, di fatto eliminando la possibilità del pareggio e assegnando quindi a entrambi gli esiti una probabilità del 50% anziché del 33% (come avviene nell’1X2). Da qui il termine Asian Handicap, poiché viene assegnato un handicap iniziale (partendo da 0) alla squadra che il bookmaker ritiene più forte (quindi è come se la squadra più debole partisse con un vantaggio) e si può quindi scommettere sul fatto che tale squadra copra l’handicap oppure no.
Immaginiamo di avere le quote dell’1X2 di una partita come Juventus-Frosinone dove la vittoria casalinga della Juventus venga quotata a 1.30, il pareggio a 5.00 e la vittoria del Frosinone a 10.00. Con quote cosi sbilanciate è difficile per il bookmaker “bilanciare” il rischio sui tre esiti, così come può essere poco stimolante per lo scommettitore aver una quota così bassa per la squadra favorita. Poniamo invece il caso che alla Juventus fosse assegnato un handicap asiatico di -1.50 goal con una quota di 1.95 e al Frosinone un vantaggio di +1.50 goal sempre con una quota di 1.95; in tal modo il bookmaker asiatico offre allo scommettitore due sole possibilità: che la Juventus vinca con almeno due gol di scarto oppure no. Chiaramente, con due esiti si ha meno possibilità di errore (2 esiti anziché 3) ma indovinare l’esito corretto è tecnicamente più difficile poiché le quote sono bilanciate e rispecchiano le probabilità di un lancio testa/croce.
Le peculiarità dell’handicap asiatico sono quindi principalmente due. La prima: che lo scommettitore dispone di due esiti dalle quote equamente bilanciate e quindi ha un 50/50 di probabilità di successo o insuccesso; la seconda: che essendo le quote bilanciate, il pronostico è più difficile e quindi il bookmaker riesce a bilanciare meglio il rischio su entrambi gli esiti.
L’handicap parte da 0 e sale gradatamente di un quarto di punto (0, 0.25, 0.50, 0.75, …) e ovviamente più il divario fra le squadre è ridotto, minore sarà l’handicap. Qualora l’handicap assegnato sia 0, in caso di pareggio le puntate vengono rimborsate integralmente. Viceversa, maggiore sarà il divario maggiore sarà l’handicap: non è raro osservare ad esempio nella Liga Spagnola Barcellona e Real Madrid con un handicap di 2 o 3 goal, visto l’ampio divario fra loro e le altre squadre spagnole.
Oltre all’handicap asiatico, c’è la Somma Goal Asiatica con lo stesso principio: mentre in Europa la linea di confine è per la stragrande maggioranza 2.50 (da 0 a 2 goal è Under, da 3 in su è Over), in Asia la linea varia gradatamente di 0.25 punti (ad esempio 1.50, 1.75, 2.00, 2.25, 2.50, …), permettendo ai bookmaker di poter sempre offrire quote bilanciate.
Le scommesse asiatiche mantengono la loro attrattiva anche, se non maggiormente, in modalità live. Durante la partita le quote vengono aggiornate prevalentemente in base al passare dei minuti quindi avremo un handicap asiatico, cosi come l’Under Over, che diminuirà gradatamente con il passare dei minuti mantenendo sempre delle quote bilanciate sui due esiti, ovvero due quote che rispecchino una probabilità 50/50. Dopo ogni goal la linea della Somma Goal viene aggiornata, mentre chi scommette sull’handicap scommette sull’esito del match dal momento in cui effettua la scommessa. Per esempio, se la Juventus conduce 1-0 e scommettessimo in quel momento che la Juventus “copra” un handicap di -1.50 goal, vinceremmo la nostra scommessa se la partita finisse 3-0 o comunque con uno scarto di tre goal a favore della Juventus (il goal iniziale quindi non viene considerato visto che la nostra scommessa è stata effettuata successivamente). Offrendo quindi 2 quote bilanciate per tutta la durata dell’incontro, sia l’handicap asiatico che la somma goal asiatica sono due tipologie di scommesse molto più appetibili dell’1X2 o dell’Under Over tradizionale, ad esempio. Essendo l’offerta competitiva, lo sarà anche l’interesse degli scommettitori per l’intera partita.
Per avere un’idea di quanto sia difficile anche solo stimare il volume di scommesse di un bookmaker asiatico, basti pensare che mediamente è possibile scommettere sui maggiori campionati anche 50 mila euro con un solo clic del mouse, con pochi secondi di attesa per l’accettazione della scommessa. In tal modo in meno di dieci minuti il volume di raccolta su un singolo evento può arrivare facilmente a decine di milioni di euro. Ovviamente per i campionati secondari, così come gli eventi sui quali la copertura mediatica o le informazioni sono più limitati, i volumi per clic sono inferiori ma sempre di gran lunga maggiori rispetto ai bookmaker europei.
Oltre a ciò, c’è da sottolineare la non tracciabilità dei flussi, cosa che attrae ovviamente l’interesse della criminalità organizzata e sulla quale i bookmaker europei non possono “competere”. I bookmaker asiatici sono strutture piramidali con agenti e super-agenti sparsi in tutto il mondo: essi spesso raccolgono i soldi e pagano le vincite in contanti, piuttosto che aprire o chiudere linee di credito per gli scommettitori più facoltosi. Basta trovare un super-agente per garantirsi i più alti limiti di scommessa ed il gioco è fatto. Si può accendere il computer e scommettere milioni di euro in pochi minuti.
Potendo scommettere cifre difficilmente immaginabili e in pochi minuti seduti comodamente a casa, il regolare svolgimento delle gare è naturalmente a rischio. Prendendo ad esempio un match fra giovanissimi (U18, U19), in pochi secondi è possibile scommettere molto più del monte ingaggi della squadra intera. Stesso discorso dicasi per campionati dove i salari sono lontanissimi dalle cifre che sentiamo girare in Serie A. Scommettendo su tipologie come l’Handicap Asiatico o la Somma Goal Asiatica è possibile manipolare un match anche concentrandosi su una frazione di esso, come ad esempio gli ultimi 15 minuti. Osservando i movimenti delle quote offerte dai siti asiatici è possibile trarre indicazioni importanti sullo svolgimento regolare di una partita, anche se tali numeri non costituiscono ad oggi una prova forense. Tuttavia, rappresentano una base di partenza importante per un’indagine, come hanno dimostrato anche i fatti di Cremona nel 2011 (ci si riferisce alla partita truccata e venduta Cremonese-Paganese del novembre 2010).

“narcomafie”, luglio-agosto 2016

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