30.11.18

Salvini felpato e ruspante (Massimo Gramellini)

Da Gramellini talora dissento e fa bene qualche amico a segnalarne gli sfondoni, che fanno a pugni con il perfezionismo che esalta. Ma questo pezzo su Salvini, di qualche giorno fa, mi pare particolarmente buono e degno di essere “postato” a futura memoria, soprattutto per il finale. (S.L.L.)


Per sedersi sul trono del centrodestra, influire sui palinsesti delle televisioni e stilare la formazione del Milan, Silvio Berlusconi aveva dovuto comprarseli: il centrodestra, le televisioni e il Milan. Invece Matteo Salvini sta riuscendo nell’impresa di fare le stesse cose gratis. Prima ha sostituito Berlusconi alla guida del blocco conservatore e nella scelta dei direttori dei telegiornali, e adesso anche nei panni di primo tifoso rossonero, quello che guarda le partite in tribuna accanto al presidente della squadra avversaria e dispensa acuti suggerimenti sui calciatori da sostituire. Tutto senza scucire un euro. Il vero sogno del maschio italiano medio, di cui il felpato (nel senso di felpa) e ruspante (nel senso di ruspa) Salvini è il campione indiscusso.
Qualcuno obietterà che il suo strapotere conosce ancora sparute sacche di opposizione. Pezzi di centrodestra e di televisione si ostinano a resistergli. Persino Di Maio si consente ogni tanto di alzare la voce. Quanto all’allenatore Gattuso, gli ha risposto per le rime senza soggezione alcuna, come al Milan non capitava dai tempi dell’immenso Nils Liedholm. Lo svedese, irritato dall’ennesima intromissione berlusconiana negli affari di spogliatoio, dichiarò in pubblico: «Presidente grande esperto di calscio: lui ha iocato in squadra oratorio». Durò pochi mesi. Vedremo se la stessa sorte toccherà al compagno Gattuso, e soprattutto a Di Maio.

Corriere della Sera, 27 novembre 2018

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