7.2.19

La poesia nel giardino di casa. La foto di un umbro premiata da National Geografic (Massimo Gramellini)


Di un umbro, David Francescangeli, è la foto più bella per il National Geographic 2018. Ritrae un uccellino di Terni, un esemplare di verdone, un uccellino poco più grande di un passero che con tutte le sue forze tenta di resistere alla violenza del vento, del gelo e della neve. Francescangeli, 40 anni, professione informatico in un ente collegato alla Regione Umbria ha due grandi passioni per il tempo libero: la natura e la fotografia. La sua immagine è stata giudicata la migliore in un lotto di circa 20.000 partecipanti al concorso nella categoria «mondo animale».
Ha raccontato lui stesso il modo un po' rocambolesco che ha consentito lo scatto. Nei primi giorni di febbraio del 2018, un vento dall'est che aveva fatto precipitare le temperature e a casa sua, alla periferia di Terni, sbocca una valle donde arrivava teso un vento di tramontana. Per di più era caduta la neve. Con molti sforzi e molti scatti è riuscito a fotografare in pose a modo loro drammatiche il piccolo animale. Non ha vinto denari, ma – e ne è felice - la pubblicazione della foto nella home di NG e la partecipazione a un master di fotografia a Milano, cui non sa se potrà andare.
Qui riprendo il bel commento di Massimo Gramellini. (S.L.L.)


Chilometro zero
Per vincere l’ambitissimo premio del National Geographic dedicato ai soggetti del mondo animale, decine di migliaia di fotografi in erba e in carriera setacciano la natura alla ricerca dei luoghi più esotici e delle specie più rare. Prendono aerei, affittano jeep, si arrampicano sulle vette e si calano lungo i burroni. Un vitalismo e una frenesia che, osservate dal mio divano, suscitano più ammirazione che desiderio di emulazione. Invece il fotografo dilettante David Francescangeli deve appartenere alla specie protetta dei pigri cronici e recidivi. Vive inchiavardato alla periferia di Terni e dice che già Milano gli sembra un posto parecchio lontano. Una mattina d’inverno vede dalla finestra di casa un uccellino sballottato dalla tormenta.
Esce dal retro, stende una coperta sul prato, prepara la macchina fotografica e immortala quel passero — un verdone — mentre si erge solitario contro la tempesta di ghiaccio che gli sferza le penne, serrando gli occhi e gonfiando il petto con un coraggio eroicamente sproporzionato alle sue dimensioni. David spedisce la foto e vince il primo premio.
Ha trovato la poesia nel giardino di casa, senza doverla andare a cercare in chissà quale altrove. Forse perché la poesia era già nel suo sguardo. Forse perché è ovunque. Talmente vicina che noi, presi dalla smania di guardare sempre lontano, neanche ce ne accorgiamo.

Corriere della sera, 4 febbraio 2019

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