29.4.19

Don Matteo senza accento (S.L.L.)



L'anno scorso Terence Hill, a Tiziana Lupi che lo intervistava per “Avvenire”, fece una rivelazione: «Ai tempi di Trinità i film venivano tutti doppiati, a volte anche dagli stessi attori, perché girare in presa diretta costava troppo. Dobbiamo molto a quei doppiatori: il venti per cento del successo dei film di Bud e miei è merito loro. Anche in Don Matteo originariamente volevano doppiarmi perché dicevano che avevo l’accento americano. Allora mi sono preparato per cinque mesi e, poi, ho fatto il provino come doppiatore: don Matteo ha la mia voce».
In verità non mi pare che i risultati siano soddisfacenti. Il parlare biascicato di Don Matteo è forse senza accento americano, ma a me (e ad altri che conosco) pare quasi del tutto inespressivo.

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