13.6.19

Della ragazza annegata. Una ballata di Bertolt Brecht (1898 - 1956)



Quando l’annegata sull’acqua scendeva
dai ruscelli nei fiumi più grandi,
l’opale del cielo stupendo splendeva
come una carezza sopra il cadavere.

S’avvinghiarono a lei il fuco e le alghe
e a poco a poco il suo peso s’accrebbe.
Freddi le nuotavano i pesci lungo le gambe
piante e bestie trattennero il suo ultimo viaggio.

A sera il cielo era oscuro come fumo
e con le stelle di notte teneva la luce sospesa.
Ma all’alba era chiaro, ed anche per lei
c’era ancora il mattino e la sera.

Quando il suo pallido corpo nell’acqua non fu che marciume,
con il tempo anche Dio fu incline a dimenticarla:
prima il suo volto e le mani e infine i capelli.
Poi divenne una carogna con tante carogne nel fiume.

da Libro di devozioni domestiche, Einaudi, 1964 - Traduzione di Roberto Fertonani

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