18.6.19

Dove ancora non esistono. Una poesia di Domenico Brancale



Una volta che sei morto non muori più
ma chi non vorrebbe continuare a morire
per dirsi ancora vivo.

Chi come te era nella mia lacrima di ieri
o nella foglia che annuncia sempre il domani
chi prende la parola
per amore di ciò che è stato tacere.

La polvere ai margini della notte
lo straniero nella voce che si estingue.

Quante onde dovranno infrangersi sui volti
quanti corpi perderanno le ombre.

E dopotutto, una volta che sei morto
dove trascorrerai l’eternità?

notte senza fari
corpi che galleggiano nell’universo

uscire dalla rotta
smarrire la vista

la voce che affonda nella parola buia
è acqua viva

verso qualcosa che non verrà ci siamo incamminati

Dal sito “il primo amore”

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