15.7.19

La banda dei tre (S.L.L.)



Scrive su fb il mio antico compagno e amico Aldo Zanca: “È facile prevedere come si svilupperà il caso Russiagate di Salvini. L'inchiesta giudiziaria avrà difficoltà a concretizzare delle prove e allora, come sempre in casi del genere, si comincerà a dire che, se non c'è niente di penalmente rilevante. non c'è niente di altro. Non c'è nessuna responsabilità di un ministro fellone, falso sovranista, che in cambio di soldi non esita a vendersi e a vendere la patria a una potenza straniera che sta tentando in tutti i modi di spaccare l'UE”.
Secondo me tocca alla sinistra, culturale, politica, impegnarsi in una battaglia di chiarimento con la pubblica opinione, forzando le chiusure mediatiche e individuando le connessioni con l'altro Russiagate, quello di Trump. I due nemici, USA e Russia, in questa fase della politica mondiale che li vede in guerra su tanti terreni, sembrano avere in comune l'obiettivo di spaccare l'UE. Non a caso Salvini mostra (o mostrava) simpatia per entrambi.

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