6.2.10

Sfumature (Camillo Sbarbaro da "Fuochi fatui")

“Vi sono parole – scriveva Camillo Sbarbaro nei Fuochi fatui – che i vocabolari danno per equivalenti e ch’io non confonderei; non direi mai musco per muschio, visco per vischio… Si eviterebbero ambiguità e, s’anche di poco, la lingua si arricchirebbe. Così la spuma non è la schiuma. La nuvola è leggera, un fiocco di bambagia; la nube, il suono cupo ci dice, è plumbea, minaccia temporale. La sottana è greve, tetra, è quella del prete, dell’ava; mentre la gonna è festosa, è una corolla capovolta…”.


Nessun commento:

Posta un commento