19.3.10

Il fantasma di un nuovo condono edilizio.

Uno spettro si aggira per l’Italia. E’ apparsa qualche giorno fa la notizia di un nuovo condono edilizio, che darebbe la possibilità di sanare anche gli abusi commessi in aree sottoposte a vincolo ambientale e paesaggistico. Si tratta, per ora, di un disegno di legge presentato dal Pdl in Senato lo scorso 17 febbraio, che fa slittare i termini per la presentazione delle domande dal 10 dicembre 2004, come prescrive la legge sul condono edilizio, al 31 dicembre 2010. I primi firmatari sono i senatori Sarro e Nespoli, i quali un paio di mesi fa avevano tentato un blitz sullo stesso fronte con un emendamento al decreto “milleproroghe”. In quella circostanza avevano convinto a firmare anche una senatrice del Pd, una certa Incostante. Nomina sunt numina - si suol dire e perciò l’Incostante ha ritirato la firma. Poi Vizzini, presidente della commissione Affari Costituzionali, ha rigettato la proposta. Ora però il disegno di legge sembra avere la piena approvazione del Pdl e alle prime firme si sono aggiunte quelle di Fasano, Izzo, Giuliano, Vetrella, Compagna, Calabrò, Lauro, Pontone, De Gregorio, Esposito, Coronella e Sibilla. Se il provvedimento venisse approvato, una nuova valanga di richieste di sanatoria potrebbe inondare gli sportelli dei Comuni d'Italia, e questa volta con un'agevolazione in più per chi ha commesso l'abuso. In Italia già tre condoni hanno legalizzato l’abuso con gravi conseguenze urbanistiche e ambientali. Il primo, nel 1985, ad opera del governo Craxi servì a legittimare, con un modesto onere di urbanizzazione, milioni di edifici costruiti in spregio a leggi e piani urbanistici, in particolare nel sud d'Italia. Il secondo nel 1994 - biglietto da visita del primo, breve governo Berlusconi – legalizzò quello che non era rientrato nel primo condono e molti nuovi abusi. Il terzo, nel 2003, è servito infine a regolarizzare il cambio di destinazione d'uso per molte attività commerciali, per esempio quelle ubicate illegalmente in capannoni industriali.
Quest'ultimo condono aveva due argini, nel limite temporale e nell'impossibilità di condonare edifici nati in spregio alle tutele sul paesaggio. Con la nuova legge si potrà condonare tutto, anche in aree vincolate. E non è casuale che da qualche mese ad Ischia sia attivo un movimento di abusivi di abusivi per ottenere condoni anche nelle aree vincolate. L’iniziativa ha un chiaro sapore elettorale e si collega al cosiddetto piano casa (in gran parte una sanatoria sotto altro nome).

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