Il Minculpop dei lavori pubblici. Masi, Minzolini e la cricca.

Su “Il Fatto” di giovedì 4 marzo a pagina leggo (a firma M.L.) che il direttore generale della Rai, Mauro Masi, “imperversa nelle intercettazioni del sistema gelatinoso”. Si citano fatti e parole. Il 26 dicembre Masi chiede aiuto e Balducci gli manda un uomo di Anemone a riparare il riscaldamento. Dal telefonino Rai Masi richiama Balducci: vuole il numero dell’uomo di Anemone, pare per altri lavori. Masi chiede anche notizie per l’impiego del cognato al Salaria, il celebre Villaggio dei massaggi, di cui Anemone è titolare. Masi vive in una casa di proprietà del figlio di Balducci. Si difende così: “Pago caro l’affitto (3000 euri al mese) e Anemone non lo conosco. Ho chiesto solo a Balducci di segnalarmi una ditta per i problemi di riscaldamento e poi per il preventivo di ristrutturazione di un immobile, che non ho neanche acquistato”.

Nello stesso quotidiano compare a firma Carlo Tecce un articolo dal titolo TG1, linea alla ‘cricca’. Vi si documentano gli stretti rapporti tra Augusto Minzolini da una parte e Balducci e Anemone dall’altra. Si documenta una vera e propria frequentazione tra il giornalista di fiducia di Berlusconi e l’imprenditore Anemone. Di Balducci è documentato un invito al giornalista a vedere la partita in tv insieme a un regista e a un produttore e una cena, cui partecipa anche il cardinale Leonardo Sandri. Nelle telefonate è rintracciabile anche un incontro a tre (Minzolini – Balducci – Anemone), che prepara un’intervista per il Tg1 a un figlio di Balducci, Lorenzo, attore nella fiction Io don Giovanni. Minzolini chiamerà Balducci padre per verificare se l’intervista (di Vincenzo Mollica) sia piaciuta.
E’ questo il contesto della nuova “gaffe” di Minzolini su Bertolaso (assolto da ogni responsabilità sulla sanzione europea a proposito dell’immondizia napoletana). Io non so se dentro la storia vi siano corruzioni e concussioni, ma mi pare evidente una associazione a delinquere contro la verità tra la cricca dei grandi lavori pubblici e il nuovo Minculpop Rai, costruito da Berlusconi intorno al suo segretario generale e al suo cronista di fiducia.