10.4.10

Sandro Penna. Serata milanese (da "Un po' di febbre" - 1973)

I

Nel buio della periferia un gruppo di giovinotti riempie il silenzio di voci sbatacchiate tutte d’un pezzo contro il fulgore dei fanali solitari. Cinema o “varietà”? “Andiamo a letto” consiglia il più piccolo, il più casalingo. Cinema o varietà? “Andiamo a letto”, consiglia il piccolo distaccandosi già per meglio persuadere. Tutti raccolgono dei sassi, anche quelli che non trovano, e li scagliano contro il “casalingo” come le voci contro il fanali.

II

Dentro il cinematografo il mio vicino ride quando certi minatori cercano l’oro fra un terriccio su cui buttano pazienti dell’acqua. Non ride quando il “comico” del “varietà” fa ridere tutti. Fa caldo, e un signore dietro di noi si lagna imprecando: “Sento caldo da stamattina”. E il mio uomo ride di nuovo.

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Dopo Raboni, continuo con Sandro Penna "l'appostamento" di brani in prosa di grandi poeti. Il volume che raccoglie le prose di Penna comprende una sorta di diario, brevi racconti, appunti. Elio Pecora ha scritto che "se la poesia è il frutto e il fiore, la prosa è la pianta e il terreno dentro il quale la pianta è radicata".

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