C'è, nella cottura delle cose, una -lo sai bene-
odorosa metamorfosi, quasi la cucina
fosse una morgue dove si rianimano
-
in forma di odore le vivande morte,
una sala operatoria che profuma, insieme,
della carne tagliata, rosolata, delle scorte
-
dei molluschi che s'aprono nei gusci,
rilasciando la loro acqua marina
in un vapore d'olio e aglio che li avvolge;
-
come lo sfarsi, al taglio di verdure,
della forma del frutto, nel colore
che spicca e di sé macchietta il tegame,
-
ogni pomodoro fatto a pezzi, ogni
peperone, ogni patata, carota,
mezzaluna di cipolla, ha lo speciale
-
suo segno nell'odore e nel colore
del frammento della cosa iniziale
che frigge e cuoce come un tritume astrale...
Da Bassa stagione, Einaudi, 2003
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