Will McBride: Overpopulation, 1969 - Museo Ludwig Colonia |
Nel 1994 usciva da Einaudi un libretto di 76 pagine di Hans Magnus Enzensberger, Prospettive sulla guerra civile, che vale la pena di ritrovare ancora. Analisi acuta e grido di poeta. E finalmente un pensatore che riconduca l'avvento di un mondo dominato dall'assassinio (individuale e di massa) immotivato all'eccesso di popolazione, alla sciagura di una natalità senza limiti. Non ho spazio per citazioni più lunghe, valga questa: «...a provare quanto sia ristretto lo spazio sul nostro pianeta non vi sono soltanto le statistiche della popolazione... La disoccupazione, i senzatetto, la proliferazione degli slums, il sovraffollamento di campi profughi testimoniano continuamente che siamo in troppi, e la cieca reazione a questa ristrettezza è un farsi spazio psicotico a forza di pugni».
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