1.12.10

Il dizionario della canzonetta (di Achille Campanile - 1960)

Achille Campanile

Nel 1960 Achille Campanile, che si definiva “lo scrittore che sa tutto di canzoni”, curò “per gioco e per dovere” per il settimanale “L’Europeo” una sorta di enciclopedia della musica leggera. Le "voci" erano soprattutto nomi di cantanti d'ogni genere, urlo, melodico, sussurrato.
L’enciclopedia andò in stampa in tre puntate nei numeri 31, 32 e 33 del settimanale ed è stata ripubblicata dal nuovo “L’Europeo” bimestrale nel numero di febbraio 2003 dedicato alle Voci che hanno cantato l’Italia.
Tra i lemmi del piccolo dizionario ecco qui un piccolissimo florilegio: ho preferito quelli che mi sono apparsi più estrosi, surreali, divertenti, anche se dedicati a cantanti e a eventi che, 50 anni dopo, sono finiti nell’oblio. (S.L.L.)
Boni Carla
Al secolo Gajano Carla, voleva farsi monaca, ma poi ci ripensò e sposò il cantante Gino Latilla. Non si sa se per rivendicare una precedenza artistica, o per alludere a una particolare situazione di famiglia, il Latilla ha dichiarato: “I veri urlatori siamo io e mia moglie”.
Sergio Bruni
Bruni Sergio
Detto “l’usignolo del Vesuvio”, il fatto che suo antagonista sia il cantante Nunzio Gallo fa circolare battute di sapore avicolo: Gallo contro usignolo e, quando canta il Gallo, l’usignolo tace. Detto anche “Celestino V” all’ultimo Festival di Napoli, dove fu sostituito dal vocalista Ruggero Cori, che portò alla vittoria finale la canzone. Dopodiché il Bruni ha incluso nel proprio repertorio Core ‘ngrato. Appartiene alla scuola del famoso Parisi, a proposito del quale è rimasta storica la frase con cui uno spettatore, non resistendo all’ammirazione, ruppe a un tratto il religioso silenzio degli ascoltatori e, nel mezzo di una delle delicatissime note filate, caratteristiche delle di lui interpretazioni, gridò dal loggione: “Cavaliè, site ‘na miniatura!”.

Cha cha cha
Detto il “minuetto del ventesimo secolo”. I posteri diranno di noi che eravamo “i nonni che ballavano il cha cha cha”.


Jula De Palma
De Palma Jula
Ha il “complesso di Tua” che la spinge a dare interpretazioni drammatiche e passionali, con espressioni tormentate, pause sexy e note sofferte, di componimenti come La Marianna la va in campagna. Incomincia col torcere le palle degli occhi mostrando soltanto il bianco, mentre intona: “La Marianna…”; poi, protendendosi in atto di profferta d’amore: “…la va in campagna”. “Quando?”, sembra domandare con lo sguardo implorante. “Quando il sole tramonterà…”, intona con gesto d’abbandono; e “… tramonterà…”. A questo punto prorompe nel grido di passione: “ Chi sa quando, chi sa quando ritornerà… ritornerà…”. Quest’ultimo “ritornerà” è accompagnato da fremito sexy.

Gorni Kramer
Suona la fisarmonica con un complesso di colpa.

Urlatore
Tipo che rivolge parole d’amore in musica a persone sorde.



Villa Claudio
A Rosolina (Rovigo) suscitò scene di fanatismo. Dai giornali: “Alcune ragazze gli hanno impedito di cantare, facendo scomparire gli strumenti…”; ci sarebbe da pensare che è un tipo d’ammirazione sospetta; ma i giornali aggiungono: “e poi si sono inginocchiate davanti a lui baciandogli le mani…”. nella stessa città perché il cantante vi apponesse l’autografo le fans (dai giornali) “offrivano il collo, le spalle, le braccia e altre parti del corpo”. Questo significa avere un culto per la musica leggera.  

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