Sotto la torre, al parco, di domenica
con pacata follia per ore e ore
immobile a guardarti. Avevo gli occhi
gonfi, e il sesso, e il cuore.
Infastidita
i tuoi polsi snervati dalla mia
estasi, «lasciami» hai detto, di fuggirti
mi hai consigliato. Sono egoista e
lo spirito umano ha più bisogno
di piombo, che di ali.
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