Notte, strada, lampione, farmacia,
luce torbida e insensata.
Vivi pure ancora un quarto di secolo –
sarà sempre così. Non c'è via di scampo.
Morirai – daccapo ricomincerai
e tutto si ripeterà come prima:
notte, il gelido incresparsi del canale,
strada, lampione, farmacia.
Dalle Danze della morte, 1912. La traduzione, di Sergio Baratto è tratta dal sito della rivista "Il primo amore".
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