Antonino Uccello spiega l'opra dei pupi nella Casa museo di Palazzolo Acreide |
Antonino Uccello (1922 – 1979), grande intellettuale del Val di Noto, maestro elementare, etnologo e antropologo, poeta in lingua, in dialetto siciliano e in dialetto brianzolo, ideatore e realizzatore della Casa Museo, raramente si cimentò con la poesia civile; ma, nel 1967, i quotidiani bombardamenti dei villaggi nordvietnamiti e l’uso del napalm lo obbligarono a gridare forte il suo orrore e la sua simpatia per i deboli. Uccello scrisse e pubblicò un Salmo 1 per il Vietnam, dedicandolo a un suo caro amico, il poeta vietnamita Vo Van Ai. Ne riporto qui una parte. Come si può notare, nel finale si realizza una sorta di legame tra Vietnam e Sicilia: il canto citato nel finale ("a la mafia dici no...") aveva parole di Ignazio Buttitta ed era stato scelto in quello stesso anno come leit-motiv per la campagna per l’elezione dell’Assemblea regionale siciliana (vedi http://salvatoreloleggio.blogspot.com/2010/12/la-sicilia-persi-vuci-1967.html ) . (S.L.L.)
Un sole di caligine
copre di buio il bambù
la risaia e il giuoco
che a mezzo lasciò
il bimbo nel grembo
della madre colto
da una falce di napalm.
Piccolo Viet,
mani e piedi così
cauti e lievi,
quasi una danza agiti
contro il mostro
di Washington:
e un caruso, una mondina
scagliano ancora
la fionda di David
al filisteo Gigante.
Danilo, Fiore e Anna,
Bruno, Lucio, Ernesto e Carlo,
Hans e Leif, Lorenzo e Michele,
le donne di Sicilia
e i ragazzi di Partanna
… e tu con noi o Vo Van Ai
per le strade dell’isola
col nostro grido e canto:
a la mafia dici no! A la guerra dici NO, NO, NO!”.
Nessun commento:
Posta un commento