26.5.11

Maurizio Mori racconta Pintor.

Al seminario su Walter Binni politico che si è svolto nell’omonima sala della Biblioteca Augusta ho conosciuto la figlia di Lello Rossi. Strano che non sia accaduto prima. Fa la psichiatra: l’ho trovata intelligente e simpatica. Da ragazza – dice - era trotzkista, a dispetto dell’ortodossia del padre, dirigente e parlamentare del Pci colto e aperto, ma sempre in linea. Maurizio Mori, nelle chiacchiere del dopo, ricorda che da giovanissima era un fiore e rievoca un pomeriggio di quarant’anni fa.
A Perugia era arrivato Luigi Pintor per la riunione fondativa del “manifesto”. Mori, con il grosso dei militanti della Quarta, vi aveva aderito, ma la ragazza, insieme ad altri giovani, era rimasta fedele a Maitan. 
Dopo la riunione Mori e Pintor, sorbivano un caffè a un tavolino del Turreno, quando la ragazza passa e si ferma a salutare, vigorosamente argomentando le ragioni della sua scelta. Alla domanda su chi fosse, Maurizio risponde: “E’ la figlia di Lello Rossi”. E Pintor, sarcastico: “Come fanno certi compagni a dire che Rossi non ha mai fatto niente di buono?”.

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