2.8.11

Abusi di questura. Una lettera di Marco Rebagliati

Nelle pagine regionale de “La Stampa” si pubblica Specchio dei tempi, la rubrica dedicata alla posta dei lettori. Le lettera che segue l’ho ricavata dal quotidiano del 22 marzo 2011. La vicenda è forse piccola, ma molto significativa. (S.L.L.)
Un lettore scrive: «Sabato 19 marzo, ore 12 circa, sta per cominciare la mia visita alla bellissima mostra ''La bella Italia'' nella reggia di Venaria Reale. Accompagnato dalla mia fidanzata, ho speso per due ingressi la cifra di 24 euro. All'ingresso del percorso espositivo ci precede un terzetto, composto da signore cinquantenne e, presumibilmente, moglie e figlio adolescente. Alla richiesta dei biglietti da parte della gentilissima addetta, il meno gentile cinquantenne sibila... ''questura!'', dopodiché, con fare prepotente e senza degnarla di uno sguardo, entra senza aver mostrato né i tre biglietti dovuti né quantomeno una tessera di riconoscimento, che comunque non avrebbe dato diritto all'esenzione per i famigliari. Spero che il ''signore'' in questione legga queste righe e si vergogni almeno un po' della sua inciviltà».
MARCO REBAGLIATI

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