27.8.11

Gheddafi in Aspromonte (di Tonino Perna)

Canolo (Rc). Le cosiddette Dolomiti d'Aspromonte
Dal "manifesto" di oggi (27 agosto 2011) recupero questa opinione di Tonino Perna, che contiene una vera notizia. In Aspromonte circola davvero la voce che Gheddafi sia lì, nascosto da qualche parte tra le montagne, ove un tempo i banditi nascondevano le vittime dei sequestri di persona. L'ottimo Perna, del cui articolo riprendo un'ampio stralcio, ottimamente mette in luce i paradossi della situazione. (S.L.L.)
Canolo (RC). Il paese.
Passeggiavo sull'altopiano dello Zomaro, nel cuore del massiccio aspromontano, quando ho incontrato un mio ex laureato che vive a Canolo. Professore, mi ha detto, sembra che Gheddafi sia arrivato la notte scorsa su un yacht che è sbarcato nel porticciolo turistico di Roccella Jonica. «E magari, si è visto anche uno spettacolo di Roccella Jazz all'anfiteatro!» ho commentato ironicamente.
Ma, il giovane di Canolo, ha insistito offrendo particolari e dettagli di questa incredibile storia. Poi, ha concluso: «speriamo che non sia vero perché altrimenti dovremo scappare tutti sotto le bombe della Nato». Dopo un paio di ore, fermatomi in un bar della zona ho sentito che alcune persone anziane commentavano questa storia. Ma, ho chiesto, come è potuto scappare ed arrivare fino a qui?
«Semplice» mi ha risposto un tipo con occhiali più scuri dei suoi baffi. Ed ha cominciato a spiegarmi, nemmeno fosse un inviato speciale del Tg, che il colonnello Gheddafi si è costruito una città sotterranea che è collegata direttamente al porto di Tripoli. Lì lo aspettava una barca di venti metri di un amico americano (un petroliere?) che l'ha portato direttamente sulla costa jonica reggina. Un Suv, con i vetri fumé, di un noto latitante locale è venuto a prenderlo direttamente al porto e l'ha portato.... Qui si interrompeva la storia e calava il silenzio tra gli astanti, malgrado le mie sollecitazioni. [...] 
Voci, voci, e nessuna prova concreta. Fatto sta che in questi giorni si percepisce una strana angoscia tra le popolazioni dell'Aspromonte. Ed a ragione. Se pensiamo, infatti, che per prendere Saddam Hussein è stato distrutto un grande paese come l'Iraq, che per uccidere Bin Laden è stato bombardato il popolo afghano per dieci anni, cosa accadrà al povero Aspromonte se questa notizia fosse confermata? Bisogna già pensare ad un piano di evacuazione di tutta la zona, e magari richiamare in vita Bertolaso?
Speriamo di no, speriamo che queste voci siano smentite. In ogni caso, in qualità di ex presidente del Parco nazionale dell'Aspromonte ho mobilitato, sul piano volontario, le guide del parco per un giro di perlustrazione.

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