18.9.11

Una vita di frontiera ( da "Camminare" di Henry David Thoreau)

Da Camminare di Henry David Thoreau (Montadori, 2009, traduzione di Maria Antonietta Prina) Antonio Moresco ha estratto per il sito “Il primo amore” aforismi affascinanti, di volta in volta poetici, storici o malinconici. Ne riprendo qualcuno. (S.L.L.)


Come possano le donne sopportare di essere confinate in casa ancor più degli uomini, io non lo capisco; ma ho motivo di ritenere che la maggior parte di esse non lo sopporti affatto.
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Il camminare di cui io parlo non ha nulla a che vedere con l'esercizio fisico propriamente detto, simile alle medicine che il malato trangugia a ore fisse o al far roteare manubri o altri attrezzi.
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Una regione in cui una foresta primitiva affondi le proprie radici nel materiale decomposto di un'altra foresta primitiva è un territorio che favorisce non soltanto la fioritura di grano e patate, ma anche di poeti e di filosofi per le generazioni a venire.
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La mitologia è la messe prodotta dal Vecchio Mondo prima che la terra fosse esausta, prima che la fantasia e l'immaginazione avvizzissero; e che ancora sa produrre, laddove continua a manifestarsi il suo antico vigore. Ogni altra letteratura sopravvive, come gli olmi che fanno ombra alle nostre case, ma la mitologia è simile all'immensa dracena delle Isole Occidentali, antica come l'uomo, e che vivrà, lo voglia o no, altrettanto a lungo; giacché il declino delle altre letterature è il terreno su cui fiorisce.
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La brutalità del selvaggio non è che un pallido fantasma della spaventosa ferocia che spinge gli uomini civili e gli amanti l'uno contro l'altro.
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Alcuni viaggiatori raccontano che agli indiani non veniva imposto un nome alla nascita, ma che dovevano guadagnarselo, e a esso era strettamente legata la reputazione; e, in alcune tribù, conquistavano un nuovo nome a ogni nuova impresa.
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Sarebbe anzi un bene se la nostra vita fosse una tragedia divina anziché questa farsa, questa volgare commedia. Sembra che Dante, Bunyan e altri abbiano saputo mettere a frutto la propria intelligenza meglio di noi: essi furono espressione di una cultura che non viene impartita nelle scuole e nei college. Persino Maometto, anche se a questo nome qualcuno potrà strillare, aveva molte più ragioni per vivere, e naturalmente per morire, di ciascuno di noi.
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Per quanto mi riguarda, credo di vivere, rispetto alla natura, una vita di frontiera, ai confini di un mondo entro cui compio occasionali, fuggevoli incursioni, e il patriottismo e il sentimento di fedeltà verso lo Stato nei cui territori apparentemente batto in ritirata sono quelli di un imboscato.

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