18.11.11

I sacchetti gettati nel fiume e le minacce di una spaccona (racconto cinese)

Particolare da una foto di Nino Riccardi
Una volta un servo, camminando per strada, raccolse due saccetti di feltro:l'uno era pieno di denti, l'altro pieno di unghie! Pieno di stupore, li getttò nel fiume.
Di lì a poco, sopragggiunse una vecchia, tutta trafelata, che si guardava ttorno, con l'aria di star cercando qualcosa.
"Hai visto due sacchetti?", chiese repentinamente al servo. Il servo rispose negativamente.
Ma la vecchia capì che li aveva distrutti e, terribilmente infuriata, spezzò il ramo di un albero con l'intento di bastonarlo.
Il servo l'affrontò amani nude: sentiva i vestiti di lei che cedevano e crocchiavano, come carta di riso, e i muscoli vuoti e fiacchi, come gli steli di paglia che coprono i tetti. Dove premeva le dita, rompeva e squarciava: tuttavia, non appena lasciava la presa, il corpo della vecchia tornava intatto come prima, al pari di una lama che nell'acqua appare spezzata  quando si estrae all'asciutto.
Combatterono a lungo. La vecchia, non riuscendo a prevalere, si ritirò. Sul punto di andarsene si rivolse al servo e lo maledì: "Fra tre mesi al minimo, fra tre anni al massimo, verrò a strapparti l'anima!".
Ma ormai sono passati più di tre anni e la maledizione non si è compiuta. Evidentemente, non erano che spacconate, per spaventarlo.

Da Note varie dall'eremo dove si studiano le minuzie di Chi Yun, 1724-1805.
Fa parte della serie di racconti cinesi che Giorgio Casacchia scelse e tradusse per "il manifesto" nell'agosto 1990: questo fu pubblicato il 19.

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