23.11.11

Lode della lingua italiana (di George Byron - da "Beppo")

Ritratto di Lord Byron
Mi piace poi la lingua, quel bastardo
latino molle, fuso come il bacio
di una donna, e frusciante come il raso,
le sillabe alitanti del Mezzogiorno,
le liquide che scorrono gentili,
felicemente, senza mai incepparsi
in suoni rozzi simili alle nostre
nordiche gutturali, brontolate
e fischiate, che ci obbligano a sibili,
a barbugli e a sputacchi ad ogni verbo.

La traduzione è di Ludovica Koch

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