27.7.12

Il Carnevale a Malta (di Rosalba Graglia)

Il Kukkanja a Xewkija, un villaggio di Gozo
Ha una passione per la festa, Malta. Le feste dei santi patroni, con la processione, la banda, le luminarie sulle facciate delle chiese barocche, i fuochi d'artificio. E la festa pagana per definizione, il Carnevale. Che non è solo uno dei più antichi d' Europa, ma curiosamente è stato introdotto da un ordine religioso, seppure di monaci-guerrieri: i Cavalieri di Malta, alias Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, fuggiti da Rodi caduta in mano ai Turchi e arrivati qui. E' un Gran Maestro dell'Ordine, Pietro del Ponte, a organizzare nel 1535 la ricostruzione di una finta battaglia, un momento di puro divertimento e «rovesciamento»: il primo festeggiamento carnevalesco che l'isola ricordi. Cinque anni dopo, quando un'armata cristiana diretta a Tripoli attracca a Malta, è ancora il Gran Maestro Jean de La Valette ad autorizzare la prima festa in maschera. Da allora, le mascherate per il carnevale diventano un appuntamento fisso, con il corollario della parata, la danza con le spade che ricorda la fine del Grande Assedio turco del 1565, del kukkanja, corrispettivo dell'albero della cuccagna nostrano, e delle sfilate di carri, diffuse già nel '700, spesso con il Gran Maestro in persona a guidare il corteo.
Oggi il carnevale di Malta è un evento di cultura e di folklore, con costumi d'epoca, balli, maschere, karozzini e karettuni decorati, e si declina dalla capitale, Valletta, a Floriana, a Vittoriosa. A Gozo, isola dirimpettaia, più solitaria e contadina, i carri sono spesso carretti di campagna decorati con quel che capita, e i maskarati hanno addosso sacchi e foglie, come nel carnevale naif, macabro-grottesco, di Nadur. Un'occasione di festa per scoprire un'isola piena di sorprese, e con atmosfere molto diverse da quelle che gli stereotipi turistici associano all'idea di isola. Niente spiagge solitarie e palme inclinate, per capirci. Malta è fittamente abitata, i villaggi sono caos di case cubiste di pietra color miele attorno a una chiesa-capolavoro, e la sabbia lascia più spesso il posto alle scogliere. Ma nasconde il segreto di misteriosi templi megalitici e racconta storie di personaggi intriganti. Immaginari, come Corto Maltese, nato ufficialmente il 10 luglio 1887 proprio a Valletta. E reali, come Caravaggio, arrivato sull'isola giusto 400 anni fa, nel 1607, anche lui un 10 di luglio, in fuga da Roma e da una condanna a morte per omicidio. Restò a Malta poco più di un anno, abbastanza per essere nominato cavaliere e dipingere capolavori, a cominciare dalla Decollazione del Battista.

Da "La Stampa", 15 febbraio 2007

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