1.8.12

Al tempo di Scelba e del regime democristiano (S.L.L. - stato di fb)

Diverse centinaia furono gli uccisi dalla polizia di Scelba e dei suoi successori nelle piazze d'Italia in occasione di scioperi e manifestazioni. Furono migliaia i militanti socialcomunisti e i sindacalisti Cgil incarcerati. Furono centinaia i militanti e i sindacalisti uccisi dalla mafia e dalle delinquenze filopadronali: gli assassini rimasero sempre impuniti, gli assassinii quasi mai riconosciuti come politici.

I democristiani di quegli anni sono osannati come moderati e costruttori di democrazia e modernità europea.

Quanto durerà la violenta e grossolana falsificazione? Si potrà mai raccontare la documentatissima verità senza passare per amici o nostalgici di Stalin?

Si potrà raccontare delle schedature, delle censure, dell'esclusione dei socialcomunisti dalla magistratura, dalle gerarchie dell'esercito e delle forze di polizia, dalla dirigenza negli uffici pubblici? O questa memoria solo da pochi dovrà essere mantenuta, quasi in segreto?

Sarà mai possibile far sapere alla gioventù antimafia che, mentre i democristiani, i birri e i magistrati asserviti ai democristiani tenevano in carcere Pio La Torre, gli amici dei mafiosi che avevano ucciso Rizzotto e avrebbero ucciso Carnevale siedevano in Parlamento nei banchi della maggioranza o addirittura entravano nei governi?

2 commenti:

  1. jacqueline18/5/13 16:05

    Grazie.bel post, da brividi! a quanto la verità in questo paese cosi martoriato da troppo tempo?

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  2. Il suo blog mi piace molto e vorrei seguirlo....grazie

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