13.8.12

La Parigi di Raymond Queneau per i turisti di oggi? (di Guido Michelone)

Arriva nelle librerie italiane un inedito del grande intellettuale francese Raymond Queneau dal titolo Conosci Parigi? Sottotitolo: Tutto quello che devi assolutamente sapere. La finta fascetta in rosso stampata in copertina sulla diagonale a destra dice anche: 450 domande e 450 risposte scritte da uno dei più noti autori francesi. E se a questo si aggiunge la foto in bianco e nero che ritrae le nuove targhe in stile old fashion che indicano via e piazze (gli Champs-Élysées in questo caso), tutto farebbe supporre che l’editore Barbés di Firenze proponga l’ennesima guida per turisti sulla Ville Lumière. In realtà non è proprio così, anche se questa versione rispetto all’originale Connaissez-Vous Paris? (Éditions Gallimard, 2011), gioca molto di più proprio sull’attuale spendibilità turistica. Ma a questo punto occorre fare un passo indietro e giungere a ritroso nella seconda metà degli anni Trenta.
A ventisei anni Raymond Queneau (1903-1976), oggi riconosciuto tra i grandi scrittori novecenteschi, ha il problema di sbarcare il lunario e di come guadagnarsi il pane: propone quindi al quotidiano «L’intransigeant» – all’epoca il giornale più letto assieme a «Paris Soir» – una bizzarra rubrica: tre curiose domande sulla storia di Parigi, a cui offre immediata risposta su un’altra pagina (quella degli annunci economici: decisione ovviamente del direttore della testata).
Un esempio pratico è al numero 29 dell’edizione italiana del libro quando si legge la domanda: “Da quanto tempo la Senna non è più stata completamente gelata?” La risposta ‘obiettiva’ che dà Queneau è: “L’ultima volta che la Senna è stata completamente coperta di ghiaccio risale al 1895”. L’incipit che appare un po’ ripetitivo è dovuto al fatto che appunto in origine la riposta si trova in altra pagina rispetto alla domanda e che quindi è necessario un richiamo verbale.
Dunque, in tre anni di fitta collaborazione, dal 1936 al 1938, Queneau pubblica 2102 di queste domande-risposte, girando a piedi l’intera città, ma anche frequentando biblioteche, musei, archivi per saperne sempre di più. Legge addirittura 217 libri sull’argomento per formulare domande-risposte di un’esattezza maniacale. Per lui, come dichiarato più volte in articoli o interviste, resta il lavoro più bello e più divertente di tutta la sua vita, al punto che nella cassaforte, post mortem, lascia solo, oltre il biglietto del primo viaggio in métro assieme alla moglie, diversi quaderni in cui sono incollati i ritagli di giornale di queste pillole di geniale enciclopedismo, con quel gusto per la citazione, l’elenco, l’accumulo di dati, la variazione sul tema di cui è piena la sua arte surrealista immensa da I fiori blu agli Esercizi di stile.
Tuttavia l’edizione italiana snatura un po’ l’assunto originario, pur nel valore assoluto di una curatela impeccabile espressa altresì dall’eccellente postfazione quasi filologica Connaissez-vous Paris? Un istante di felicità… di Emmanuël Souchier; e lo snatura in due modi: il primo è selezionando solo un quinto delle domande/risposte, con una scelta che riguarda solo l’esistente, dunque escludendo a priori ciò che della vecchia o della moderna Parigi non esiste più. Si tratta di un’opzione editoriale che mira a far utilizzare il libro come guida, anche perché – secondo modo – c’è un’appendice tutta italiana (e tutta discutibile) che riporta bar, alberghi, negozi, ristoranti ubicati grosso modo nei luoghi di Queneau, in pratica la stessa Parigi allora come oggi. L’augurio è che possa uscire un sequel, ovvero una Conosci Parigi? n° 2, 3, 4, eccetera con quelle domande/risposte che illustrano una città radicalmente mutata in un momento storico cruciale: la perlustrazione di Queneau finisce all’indomani del secondo conflitto mondiale che, assieme alle successive speculazioni edilizie e alle volgari globalizzazioni consumiste, finirà per cambiare il volto a una città, ancora comunque bella, magari grazie anche a Raymond Queneau e alla sua Conosci Parigi?.

Raymond Queneau, Conosci Parigi? Tutto quello che devi assolutamente sapere, Barbès Editore, Firenze 2012, pagine 212, euro 15.
Recensione da “lapoesia e lo spirito”, 11 agosto 2012

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