28.9.12

Sandro Pertini racconta: Antonio Gramsci in Parlamento

Gramsci a Vienna nel 1923
Sono convinto che anche Mussolini abbia sempre avu­to una grande ammirazione per l'ingegno di Gramsci. Del resto quel che accadde alla Camera dei deputati nella se­duta del 16 maggio 1925 sta a dimostrarlo. Quel giorno, mentre Gramsci parlava, fu interrotto da un fascista, Fer­retti, che gli lanciò l'ignobile insulto: "Taci, rigoletto!".
Mussolini chiamò il deputato fascista, lo rimproverò acer­bamente e gli ordinò di andare a chiedere scusa. Quando vide salire verso il suo banco questo fascista Gramsci disse: "Io non accetto nessuna scusa, non la voglio nep­pure ascoltare. Avevo da dire cose troppo interessanti per poter sentire le sue interruzioni!".
E lo mandò via.

Da Gramsci vivo nelle testimonianze dei suoi contemporanei, a cura di Mimma Paulesu Quercioli, Feltrinelli 1977

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