10.4.13

Charlie Chaplin. Il cane libidinoso e le bimbe rapaci (di Natalia Aspesi)

Charlie Chaplin con Lita Grey
Le donne lo rincorrevano. Era un omino che i giornali descrivevano così: sorprendentemente piccolo di statura, pesa meno di 65 chili, ha una faccia assolutamente comune... Certo, i suoi occhi neri scintillano in modo eccezionale, e la massa dei capelli nerissimi ha una tendenza ad arricciarsi.... Quei capelli diventarono bianchi in una sola notte nel 1927, quando lui aveva 38 anni, durante l'umiliante causa di divorzio intentatagli dalla seconda moglie, l' attrice Lita Grey. Ma nonostante il suo fisico dimesso e i suoi modi timidi, seduceva le donne senza difficoltà, anzi doveva difendersene. Nel libro su suo padre, il primogenito Charles Chaplin jr. racconta, della quarta ed ultima moglie, Oona O' Neill: “Ogni volta che stava con nostro padre, assumeva un'espressione di rapito entusiasmo. Sedeva tranquilla, bevendo ogni sua parola. Quasi tutte le donne subiscono il fascino di papà, ma Oona era diversa. Lo venerava, si protendeva per ascoltarlo....”.
Certo, era anche un' assoluta celebrità, che già nel 1917 guadagnava, dicevano, più di chiunque altro al mondo: per di più era un instancabile inventore di film, uno che poteva trasformare qualunque ragazzetta in diva. Erano gli anni in cui il cinema aveva una forza mitica immensa e a migliaia accorrevano a Hollywood giovani in cerca di fama e ricchezza. Quasi tutte le donne che attraversarono, spesso tempestosamente, la vita di Chaplin, erano attrici o aspiravano a diventarlo, ed erano giovanissime: quasi bambine che nella vita si rivelarono spesso rapaci e vendicative e che nei suoi film apparivano adorabili, fragili, innocenti, commoventi.
Arrivato negli Stati Uniti, il primo legame sentimentale di Chaplin fu con Edna Purviance, interprete di molte sue opere, tra cui Il vagabondo, Vita da cani, Il monello. Quando si incontrarono, lei aveva 19 anni e lui 26. Per lui il tempo passava, ma l'età delle sue donne rimaneva più o meno invariata. La prima moglie, Mildred Harris, aveva cominciato a fare l' attrice a 9 anni e sposò Chaplin a 17, costringendolo con una falsa gravidanza. La celebre diva Pola Negri era per i suoi gusti già in là con gli anni, 25, quando lo incontrò nuovamente in America; e infatti il loro fidanzamento durò pochi mesi, frantumato da un'altra signora, una giovane esaltata messicana che si fece trovare nel letto di Charlie minacciando il suicidio se lui non l' avesse amata. Ne aveva, invece, meno di 16, e lui 35, Lita Grey, che dopo essere stata da bambina l'angelo tentatore nel Monello, sembrò, e poi non fu, l'interprete ideale della Febbre dell'oro; rimase incinta e Chaplin, minacciato da tutta la famiglia di lei, non poté far altro che sposarla. La terza moglie, l' attrice Paulette Goddard, aveva 21 anni, e lui 43, quando conquistò non solo Chaplin ma anche i due figli Charles e Sydney, nati dal matrimonio con Lita, con la sua bellezza radiosa e la sua vivacità infantile: Charlie la sposò di nascosto, mentre ne faceva l' indimenticabile protagonista di Tempi moderni e del Grande dittatore. L' ultima, adorata moglie, che sarebbe poi diventata la sua vedova, fu appunto Oona O' Neill, figlia del famoso drammaturgo: una diciassettenne timida e aristocratica che voleva diventare attrice e che per questo fu presentata a Chaplin ormai ultracinquantenne.
Dive e divette entravano e uscivano dalla sua vita, completamente assorbita dalla passione per il cinema, durante i matrimoni e tra un matrimonio e l'altro; tra le altre Carol Landis, che si sarebbe poi suicidata non ancora trentenne, Hedy Lamarr e anche Greta Garbo, che in sua compagnia riusciva a ridere con abbandono. Ma una donna gli procurò dei guai terribili, una umiliazione che lo ferì profondamente e che lo rese ancora una volta vittima del duro moralismo americano, pronto con le sue associazioni puritane e le sue leggi assurde a colpire chiunque fosse sospettato di non attenersi al rigido codice di una vita sessualmente noiosa e intemerata. Aspirante attricetta, Joan Barry, 22 anni, irruppe nella vita di Chaplin nel 1941. Lui la trovò adatta per interpretare una parte in un film, Shadow and Substance, che poi non fu girato. La ragazza era instabile e si rivelò subito pericolosa. A pochi giorni dal matrimonio di Charlie con Oona, la Barry annunciò di aspettare un bambino da lui. Il processo fu lungo e penoso; e anche se tutte le prove dimostrarono che Chaplin non c'entrava con la bambina nata nel frattempo, il tribunale decise che il padre era lui, che avrebbe dovuto darle il suo nome e mantenerla. In quell'occasione la rabbia e l'invidia di tanta gente verso quest'artista che aveva fatto ridere tutto il mondo, esplose; il rappresentante della pubblica accusa lo chiamò cane libidinoso, vecchia poiana dai capelli grigi, spudorato imbroglione e chiese alla giuria di rendere finalmente innocuo un uomo dall'irrefrenabile condotta immorale.
Ma anche le mogli lo avevano perseguitato: e se il divorzio che Paulette Goddard ottenne in Messico nel 1942 per incompatibilità di carattere e separazione di fatto, gli costò, si dice, un milione di dollari, ma non fu traumatico, liberarsi delle prime due mogli fu sconvolgente. Le angeliche fanciulle, nei pochi anni di matrimonio, erano diventate furbe iene, decise a spogliare e possibilmente rovinare il povero Charlie. La prima, Mildred Harris, lo accusò di crudeltà mentale, cercò di far sequestrare i rulli del Monello per accontentarsi, alla fine, di 100 mila dollari e una parte dei beni comuni. La seconda, Lita Grey, tentò ugualmente di distruggerlo e lui fece appena in tempo a mettere in salvo il suo nuovo film, Il circo: fu accusato di numerosi adulteri il massimo dei delitti nell'America perbenista il che provocò anche il boicottaggio dei suoi film da parte delle associazioni femminili. E la moglie quasi bambina ottenne la sistemazione più generosa nella storia giudiziaria di quell'epoca: 600 mila dollari, più 100 mila per ognuno dei due bambini, affidati a lei. Ma fu il caso Barry a far infuriare l' America: alla prima di Monsieur Verdoux a New York ci furono fischi e manifestazioni di ostilità; il giorno seguente iniziò una violenta campagna di stampa che accusava Chaplin di essere comunista. Nel 1952 l' artista partì con la famiglia per l' Europa, mentre gli veniva ritirato il permesso di rientro negli Stati Uniti. Il paese che lo aveva ospitato e gli aveva permesso una meravigliosa carriera, ormai lo odiava profondamente. A Vevey, in Svizzera, i Chaplin si ritirarono feriti e oltraggiati. Nel 1962 nasceva Christopher, l'ottavo e ultimo figlio di un'unione finalmente felice.

 “La Repubblica”, 2 aprile 1989

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