9.7.13

Numeri. In una Università araba la nascita dello zero.

Al Mamun

Secondo una leggenda, una notte Aristotele sarebbe comparso in sogno al califfo di Baghdad, al-Mamun il cui governo andò dall'809 all'833, il quale in seguito a questa apparizione onirica decise di far tradurre in arabo tutte le opere del grande filosofo greco e di fondare nella sua capitale una università, la «Casa del sapere». Tra gli insegnanti di quella università c'era anche il grande matematico Mohamed al-Khwarizmi, il cui trattato sul sistema di calcolo che noi chiamiamo «indo-arabico» (basato cioè sulle cosiddette cifre arabe alle quali si aggiunse anche lo «0», di origine indiana) divenne in seguito la base della matematica moderna. In arabo appunto lo «0» è chiamato «al-sifr»: un termine entrato successivamente in italiano e in diverse altre lingue per indicare il numero per eccellenza e al tempo stesso il simbolo del disvelamento dei segreti, la «cifra». Il nuovo sistema di calcolo fu introdotto in Occidente nella prima metà del XIII secolo dal pisano Leonardo Fibonacci. 

"il manifesto", 28 luglio 2011

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