9.8.13

Il buongiorno. Una poesia di John Donne (1572 – 1631)


Mi chiedo in fede che cosa facevamo
noi due prima di amarci. Svezzati
non eravamo ancora? Succhiavamo
grossolani piaceri come infanti?
O russavamo nell'antro dei Sette Dormienti?
Sì, fu così. Ma ora
ogni altro piacere non è che fantasia.
Se mai vidi bellezza che volli e che fu mia,
fu solo un sognarti.

Buongiorno allora alle nostre
due anime in risveglio.
Non fa il timore che l'una vegli l'altra.
Poiché l'amore frena ogni amore
d'altro vedere e fa una cameretta
un luogo che è ogni dove.
Lascia ai navigatori che esplorino altri mondi,
che le carte mostrino ad altri mondi e mondi:
a noi basta di avere un solo mondo,
uno ciascuno, e è uno.

Nei tuoi occhi il mio volto, il tuo nei miei,
e chiari e puri i cuori che riposano in loro.
Potremo mai trovare emisferi migliori
senza un tramonto all'Ovest e senza un freddo Nord?
Ciò che deve morire non ha uguale mistura.
Se i nostri amori non due ma uno sono
e sono insieme di uguale misura,
morire non potranno.


da Songs and Sonnets

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