15.8.13

L'incorreggibile. Una favola di Andrea Camilleri

In sogno, Dio apparve al Cavaliere. Questi lo riconobbe subito, perché il Signore era esattamente come lo raffiguravano, col tunicone e la gran barba bianca.
«Sono venuto a trovarti - fece Dio - per farti capire come la tua smodata ambizione, la tua inesauribile sete di potere siano assolutamente ridicole. Anche se tu conquistassi l'universo intero, resteresti sempre un nulla. L'universo, figlio mio, è finito.»
«In che senso?» domandò il Cavaliere.
«Ora te lo spiego» rispose Dio. «Immagina che io possegga una collezione di migliaia e migliaia di bottiglie di champagne. Ne ho stappata una, e quello che chiamate big bang non era altro che il rumore del tappo che saltava, ho riempito un bicchiere, e ora sto per berlo. Le stelle che i vostri astronomi vedono nascere e morire sono semplicemente le bollicine che si formano e scoppiano. E tu sei dentro quel bicchiere e quel bicchiere è il tuo universo. Ma appena avrò bevuto il mio champagne, il vostro universo scomparirà. Hai capito?»

«Perfettamente» rispose il Cavaliere. «E quanto mi verrebbe a costare questa vostra collezione?»

Postilla
Questa è una delle "Cinque favole politicamente scorrette", pubblicate su "Micromega" nel marzo 2001 e ripubblicate in questo 2013 nel volume "Come la penso" (Edizioni Chiarelettere)

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