7.8.13

Pasquali Palachiazza di Realmonte (S.L.L.)

Realmonte (Ag), Celebrazioni pasquali
Un mio zio acquisito, maresciallo dei carabinieri, originario di Realmonte, paese minerario e marittimo non lontano da Agrigento, soleva ricordare la storia di un suo compaesano, il cui nome (o soprannome), se non ricordo male, era in dialetto Pasquali Palachiazza. Pare che fosse autore di ben 18 omicidi, mai reo confesso, ma per alcuni di essi condannato con prove indiscutibili e testimonianze inoppugnabili.
E tuttavia, dentro e fuori dal carcere, continuò per tutta la vita a proclamarsi innocente. A quanto raccontava lo zio passò in proverbio: ai suoi tempi, per uno che ne avesse fatto di tutti i colori, colpevole senza ombra di dubbio, a Realmonte si diceva: “È ‘nnuccenti comu Pasquali Palachiazza”.

Questa storia, che mi era fuggita di mente, è riaffiorata adesso che tanto si ragiona dell’innocente di Palazzo Grazioli. 
Innocente come Pasquali Palachiazza.

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