19.10.13

Indovinello. Una poesia di Aldo Palazzeschi

Aldo Palazzeschi in divisa militare
Un uomo e una donna
un uomo e una donna
un uomo e una donna...
Com'è bello camminar sulla riva
lentamente
dove l'azzurro del cielo si confonde
con l'azzurro del mare,
e mentre l'acqua nell'ondata morente
con frusciare di seta
giunge a lambirti il piede;
sulla guancia ti accarezza
e ti fruga nei capelli
l'aria celeste:
un uomo e una donna
un uomo e una donna
un uomo e una donna...
Perché?

Un uomo e una donna
un uomo e una donna
un uomo e una donna...
A distendersi sul prato
come il cielo costellato di margherite
nel tramonto di Maggio,
nel mattino d'Aprile,
socchiudendo gli occhi
abbacinati dalla luce.
Inoltrarsi nel verde della foresta
con la grazia degli uccelli
tra il fogliame
nell'aria di smeraldo protettrice
durante l'estate
per godere intera,
nascondendola agli altri,
la propria felicità struggente:
un uomo e una donna
un uomo e una donna
un uomo e una donna...
Perché?

Un uomo e una donna
un uomo e una donna
un uomo e una donna...
E per le brulicanti
rumorose bensì, vie cittadine;
sostare alle vetrine delle botteghe
per l'insaziabile piacere
di desiderare:
vedere e farsi vedere.
Salutare l'amico e il conoscente,
ammirarlo in grande uniforme
e mostrare la propria all'ammirazione,
e al giudizio bensì,
severo in generale
e benevolo rarissimamente.
Un tantino di malignità fa bene al cuore:
un uomo e una donna
un uomo e una donna
un uomo e una donna...
— Perché?
— Perché due fanno tre.


Da Poesie, Milano, 1930

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