3.11.13

Finché avrò fiato. Una poesia di Maria Teresa Lentini

Maria Teresa Lentini
Percuotimi,
sarò canna di fiume,
in balìa della piena;
se soltanto,
delle tue labbra
e dei baci, il sapore,
dimenticassi.
Sferzami, ti chiedo,
se dell'arco del tuo fianco,
o dell'inguine,
la calda e acuta piega,
profumo e forma,
non dovessi ricordare;
diverrò per te
una vela sciolta,
che piega ai colpi
del gelido maestrale.
Ma, se mai più,
la mia gola
soffierà il tuo nome,
non dolertene
mio amore;
ché questo,
sarà solo,
quando avrò
ceduto
il fiato.


da facebook 1 novembre 2013 alle ore 21.05

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