30.11.13

Lolo (di Angelico Prati)

Panorama di Lizzano in Belvedere in Emilia Romagna
Lòlo è detto nella Valsugana il vermicciolo del cacio, della farina, delle frutte, nella montagna pistoiese è così detto il vermicciolo delle castagne e a Lizzano in Belvedere (Appennino bolognese) il baco delle frutte e del cacio, che vi è detto pure nonìn. Lòlo corrisponde all'it. ant. lolo, "nonno", venuto dal lat. avulus, "nonnino".

Postilla
Riprendo questa curiosità lessicale dalle Storie di parole italiane (Feltrinelli, 1960) di Angelico Prati, dialettologo ed etimologista tra i più rigorosi ed insigni del secolo scorso. Lòlo fui chiamato anch'io per qualche tempo. Pare che fosse la semplificazione del mio cognome preferita dagli studenti del Liceo Scientifico di Assisi per indicarmi negli anni in cui vi ho insegnato: spero che contenesse un elemento di simpatia affine a quello che spingeva a chiamare "loli" o "nonnini" certi arzilli vermetti. (S.L.L:

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