Biagiu Re
Alto, dinoccolato, con occhi piccini e opachi, persi dietro
un pensiero che non mutava. Per anni non fece altro che chiedere, a chiunque
incontrasse: «Comu tieninu i palazzi? » («Come fanno i palazzi a stare in
piedi?»), turbato da questa poco credibile cosa: che solo essi durassero in
piedi in un universo cosi visibilmente destinato a tremare, a spaccarsi, a
scoscendere.
Faceva di no col mento, deluso dalle spiegazioni, e andava a
tastare e a lisciare i mattoni delle facciate, scansandosi poi con un
soprassalto improvviso. Una sera di festa lo vedemmo tra la folla, mentre
guardava, trasecolato, a dieci metri dal suolo, un acrobata volteggiare in
bicicletta lungo un invisibile filo sospeso.
da Museo d'ombre, Sellerio, 1982
Mi sembra errata la didascalia. In quanto la foto rappresenta se non sbaglio la piazzetta del mercato della Vucciria di Palermo con la confluenza delle due strade che scendono da piazza san domenico: discesa dei maccheronai e via dei coltellieri.
RispondiEliminasaluti ed auguri per il nuovo anno
Grazie, caro Giuseppe. Sono stato tratto in inganno dalla didascalia del sito originario, in cui si illustrava una mostra bolognese di un ottimo pittore comisano. Ma la colpa non è meno grave: avrei dovuto riconoscere un luogo che amo. E invece sono stato frettoloso. Cancellerò - com'è doveroso - l'errata didascalia, mantenendo la bella immagine. E lascerò postata questa nostra breve discussione a mio ammonimento per il futuro. Tanti auguri per l'anno nuovo.
RispondiEliminaSalvatore Lo Leggio.