5.12.13

Partito e sindacato. Una lettera dallo SPI - CGIL (S.L.L.)


La compagna Cinzia Abramo ha fatto circolare la foto di una singolare letterina firmata, su carta del Sindacato Pensionati della Cgil, in cui il firmatario, un alto dirigente, dopo aver ricordato la candidatura - statutariamente ammessa - della segretaria generale del sindacato tra i "cuperliani" all'Assemblea nazionale del Pd, invita gli iscritti a votare Cuperlo alle primarie.
Cinzia fa giustamente notare che questo schierare il sindacato pluralista e di classe nelle questioni di bottega di un partito è esattamente il contrario di quanto faceva Di Vittorio, peraltro in tempi in cui vigeva ancora la concezione della "cinghia di trasmissione", in cui una certa "collateralità" tra partiti e sindacati si inseriva nelle logiche della guerra fredda e non esisteva incompatibilità tra cariche di partito e cariche sindacali (Di Vittorio era deputato del Pci).
Sono d'accordo con lei e con i commenti indignati o addolorati.
Resta che le argomentazioni della lettera sono assai fondate nella parte "distruttiva". E' assodato che in Renzi e nel renzismo circola una forte antipatia per il movimento sindacale e per l'idea stessa di sindacalismo confederale, come è evidente il tentativo suo e di alcuni suoi seguaci di imputare ai pensionati (non quelli d'oro, quelli normali) le responsabilità di una crisi in cui sono piuttosto le vittime sacrificali.
Senonché di questo ventennio che la letterina giudica infausto per il modello di società che si è affermato, non è stato solo Berlusconi l'artefice, ma anche molti degli sponsor di Cuperlo, sostenitori del cattivo governo oggi in carica che, pur senza le umoristiche bordate del Renzi, presenta una identica ostilità contro il sindacato e contro il pensionato.

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