5.2.14

La riforma elettorale di Renzi e Berlusconi (S.L.L. - Stato di fb)

Democrazia e agibilità politica (??) non c'entrano niente con la riforma elettorale di Renzi e Berlusconi. L'unico asse è la governabilità: il paese deve avere un governo, fosse anche nettamente minoritario e perciò tendenzialmente antipopolare. E il parlamento dev'essere asservito al governo. Questa "governabilità", peraltro, non manca di caratteri autoritari. L'aspetto più odiosamente antidemocratico è l'esclusione dei "piccoli" perfino dal diritto di tribuna. Una volta garantito che, al primo o al secondo turno, un governo sarà eletto ed avrà una maggioranza non condizionata da accordi, che bisogno ci sarebbe di sbarramenti così alti, che neppure la legge Acerbo prevedeva? Essi soltanto significano il volere negare anche il diritto di parola a quelle minoranze critiche, di rompiscatole controcorrente, che sono spesso il sale e il lievito della democrazia. (2 febbraio 2014)

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