2.3.14

Dalle "Finestre" di Eduardo Galeano. La luce



Sulle montagne più alte di Cajamarca, quelle che c'impiegarono di più a svegliarsi e ad innalzarsi quando nacque il mondo, ci sono immagini della terra e segni del cielo. Sono figure dipinte diverse migliaia di anni fa da artisti senza nome. Quei tatuaggi colorati sui lati della pietra sono sopravvissuti alle intemperie, nonostante i colpi della pioggia e le morsicate del tempo. Le pitture sono e non sono, a seconda dell’ora. Alcune si aprono quando si apre il giorno e a mezzogiorno spariscono; molte vanno cambiando forma e colore seguendo il cammino del sole, dall’alba fino alla notte, e altre si lasciano intravedere solo quando arriva il crepuscolo, perché le pitture sono nate dalla mano dell’uomo, ma sono anche opera della luce e sono ai suoi ordini. Lei, la luce, l’altra artista, regina e signora, le nasconde e le mostra come vuole e quando vuole.

Traduzione Marcella Trambaioli, "il manifesto", 30/5/2004 

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