28.3.14

Ho fatto un sogno (S.L.L.)

Fagiano reale
Nella notte tra mercoledì 26 e venerdì 27 ho fatto un sogno.
Ero a Brindisi (non saprei dirvi dove, ma sapevo di essere a Brindisi) e passeggiavo con un veterinario dal volto liscio e sereno. Sapevo che era bravissimo ed ero lì per fargli una proposta: doveva trasferirsi a Caltanissetta e lì assumere il rango di veterinario provinciale. Per persuaderlo gli dicevo: “C'è del bellissimo bestiame”.
Sorrideva, visibilmente lusingato dal mio dire, ma non sembrava disposto ad accettare.
Con evidente simpatia mi chiese: “Le piacciono i fagiani?”.
Risposi sì, tenendo per me il fatto che non posso più mangiarne, visto che la gotta pretende una dieta rigorosamente senza selvaggina.
Mi disse: “Gliene mando uno a casa”.
Qui il sogno (o il ricordo di esso) s'interrompe. 
Ho chiesto a un amico napoletano, cuoco, di “smorfiarlo” e lui ne ha ricavato 4 numeri da giocare al lotto nelle ruote di Bari e Palermo. 
Ho cercato personalmente in rete il valore prognostico delle figure chiave: stranamente venivano fuori presagi tutti assolutamente favorevoli. 
Pare che il fagiano significhi addirittura “felicità inesauribile”; ma quello del sogno è solo una promessa. Oltre tutto, anche se mi arrivasse a casa, la felicità per me resterebbe un cibo proibito.     

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