16.5.14

Colui che camminando... Una poesia giovanile del regista Marco Bellocchio

Colui che camminando soprapensiero accarezza la siepe di mortella
ne strappa un ramo
e proseguendo soprapensiero lo ripulisce delle foglie,
e se gli cade nella siepe il piccolo ramo
si preoccupa di ricercarlo
smarrito di non ritrovarlo
finché alza le spalle di non averlo trovato —
deve percorrere passi prima di dirsi di nuovo soprapensiero.
Il ramo che non serve e ti fa smarrire.
Non per la siepe, né per il ramo,
ma per la tua vita sfiorata così soprapensiero.

“Quaderni piacentini” n.12, ottobre 1963

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