12.1.15

La poesia del lunedì. Filippo Turati (Canzo 1857 – Parigi 1932)

Bestemmia
Pel sol che irradia le sventure umane,
pel sospir degl’infermi e dei traditi,
per le speranze che non han dimane,
pel cachinno dei cerebri smarriti,

per le vecchiezze povere di pane
e per le infanzie ricche di vagiti,
pel pudor vinto di beltà profane
spinte in braccio di effimeri mariti,

per tutto ciò che piange e che dispera,
per ciò che nasce e ciò che va sotterra,
per ciò che vive io bestemmio, o Vita:

o Vita, arcigna Menade foriera
d’insania eterna e d’infinita guerra,
implacabile Sfinge anguicrinita!


Da La poesia scapigliata (a cura di Roberto Carnero, BUR, 2007)

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